Quasi tutte le razze di anatre giunte a nostri giorni devono la loro nascita alla Mallard selvaggia, l’Anas Platyrhynchos. Anas in latino vuol dire, per l’appunto, anatra, mentre platus e rhynchos derivano dal greco e significano ampio e becco.
Nessuno sa per certo dove le Mallard iniziarono ad essere addomesticate, ma si pensa che gli egiziani le usassero per sacrifici religiosi (esiste un dipinto raffigurante Akhenaton che sacrifica un’anatra, risalente al 1353-1335 a. C.) e possibilmente come carni da tavola. Gli asiatici del sud, invece, allevavano anatre prima del 500 a. C., mentre i romani iniziarono col tenerle come animali da compagnia prima di apprezzarne la carne.
C’è solo un’anatra che non discende direttamente dalla Mallard, la Moscovia, una razza molto grande e pesante originaria del Centro e Sud America. Se mai doveste fare un viaggio in Amazonia potreste imbattervi ancora in qualche esemplare. I conquistatori spagnoli portarono la Moscovia in Europa da uno dei loro viaggi nel sedicesimo secolo.
Le anatre selvatiche sono eccellenti volatrici e sono state allevate dai tempi più remoti sia per le loro carni che per le esposizioni. Un’adorabile razza di piccole anatre conosciuta come Anatra Nana venne usata per attrarre le anatre selvatiche con il suo verso acuto e frequente. Di recente, l’anatra nana è diventata molto popolare come animale da giardino grazie alla sua taglia, al suo bel colore e alla forma aggraziata del suo corpo.
Le uova di anatra sono più grandi e nutrienti di quelle delle galline, cosa che le rende popolari in cucina. Esistono ad oggi molte razze che depongono più uova delle galline.
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